Andrea Roggi - FB
Andrea Roggi nasce a Castiglion Fiorentino, in Toscana, nel 1962. Inizia a coltivare sin dall’adolescenza alcuni dei suoi numerosi interessi, tra cui la pittura e la poesia, fino al progressivo avvicinamento alla scultura. Approfondisce la tecnica scultorea frequentando per un breve periodo lo studio dell’artista Enzo Scatragli, anche egli figlio nativo di Castiglion Fiorentino.
L’evento che segna la vera svolta artistica di Andrea Roggi è rappresentato da una sua visita alla Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, dove rimane letteralmente incantato dal forte effetto plastico dell’affresco La Trinità del pittore rinascimentale e suo conterraneo Masaccio.
Nel 1991 fonda il laboratorio artistico “La Scultura di Andrea Roggi”, dove realizza interamente le proprie opere e grazie all’aiuto dei suoi assistenti riesce a creare sculture ricche di dettagli e di grandi dimensioni. Il bronzo è infatti il suo materiale, con il rito della fusione a cera persa riesce magistralmente a trasformare i modelli di argilla in veri e propri capolavori. Nel 2017, affascinato dalle imponenti cave che circondano la città di Pietrasanta, l’artista inizia a dedicarsi alla creazione di opere d’arte in marmo.
Dalla fine degli anni ’90 diviene promotore della corrente Art for Young che ha come obiettivo quello di risvegliare nei giovani la passione per l’arte in tutte le sue forme. Il movimento artistico porta in seguito alla realizzazione del progetto Parco della Creatività ove raggiunge la sua massima espressione.
Dal 2000 Roggi inizia una proficua collaborazione con l’Università della Georgia, con sede a Cortona, e l’Università del Texas, con sede a Castiglion Fiorentino, dove tiene seminari e corsi sulle varie tecniche scultoree.
Nei primi anni 2000 è attratto dal fascino intellettuale di Pier Francesco Greci (figura di spicco nel panorama culturale toscano) e delle sue teorie sull’arte di Piero della Francesca.
Numerose sono le sue opere pubbliche in Italia — dislocate prevalentemente in Toscana e in Umbria — e all’estero.
I suoi lavori sono collezionati in molti paesi del mondo, ha partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali tra le quali Grand Hall Olympia, Londra; Ahoy, Rotterdam; Grand Palais, Parigi; Forum Grimaldi, Monaco; Oishi Gallery e Fukuoka City Museum in Giappone.
L’evento che segna la vera svolta artistica di Andrea Roggi è rappresentato da una sua visita alla Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, dove rimane letteralmente incantato dal forte effetto plastico dell’affresco La Trinità del pittore rinascimentale e suo conterraneo Masaccio.
Nel 1991 fonda il laboratorio artistico “La Scultura di Andrea Roggi”, dove realizza interamente le proprie opere e grazie all’aiuto dei suoi assistenti riesce a creare sculture ricche di dettagli e di grandi dimensioni. Il bronzo è infatti il suo materiale, con il rito della fusione a cera persa riesce magistralmente a trasformare i modelli di argilla in veri e propri capolavori. Nel 2017, affascinato dalle imponenti cave che circondano la città di Pietrasanta, l’artista inizia a dedicarsi alla creazione di opere d’arte in marmo.
Dalla fine degli anni ’90 diviene promotore della corrente Art for Young che ha come obiettivo quello di risvegliare nei giovani la passione per l’arte in tutte le sue forme. Il movimento artistico porta in seguito alla realizzazione del progetto Parco della Creatività ove raggiunge la sua massima espressione.
Dal 2000 Roggi inizia una proficua collaborazione con l’Università della Georgia, con sede a Cortona, e l’Università del Texas, con sede a Castiglion Fiorentino, dove tiene seminari e corsi sulle varie tecniche scultoree.
Nei primi anni 2000 è attratto dal fascino intellettuale di Pier Francesco Greci (figura di spicco nel panorama culturale toscano) e delle sue teorie sull’arte di Piero della Francesca.
Numerose sono le sue opere pubbliche in Italia — dislocate prevalentemente in Toscana e in Umbria — e all’estero.
I suoi lavori sono collezionati in molti paesi del mondo, ha partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali tra le quali Grand Hall Olympia, Londra; Ahoy, Rotterdam; Grand Palais, Parigi; Forum Grimaldi, Monaco; Oishi Gallery e Fukuoka City Museum in Giappone.
Lo scultore ha recentemente realizzato per Via dei Georgofili a Firenze l’opera dal titolo Albero della Pace per commemorare le vittime della strage mafiosa del 1993. Alta 4,40 metri, rappresenta un olivo antropomorfo in bronzo con le radici sottostanti ben visibili, simbolo della stretta connessione tra passato e presente, realizzata con la tecnica della fusione a cera persa, fusione dinamica e patina a fuoco.
La realizzazione della scultura è stata promossa dall’Accademia dei Georgofili e dal Comune di Firenze per sostituire l’albero d’olivo precedentemente posto all’angolo tra via Lambertesca e via dei Georgofili collocato (per la prima volta nel 1996) significativamente in questo luogo di memoria storica. L’opera è stata svelata durante la cerimonia d’inaugurazione alla presenza delle autorità cittadine, fra cui il sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella e l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. L’Albero della Pace di Andrea Roggi assume un importante valore simbolico, perseguendo quegli ideali di amore e speranza che da sempre caratterizzano la produzione del Maestro cortonese.
La realizzazione della scultura è stata promossa dall’Accademia dei Georgofili e dal Comune di Firenze per sostituire l’albero d’olivo precedentemente posto all’angolo tra via Lambertesca e via dei Georgofili collocato (per la prima volta nel 1996) significativamente in questo luogo di memoria storica. L’opera è stata svelata durante la cerimonia d’inaugurazione alla presenza delle autorità cittadine, fra cui il sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella e l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. L’Albero della Pace di Andrea Roggi assume un importante valore simbolico, perseguendo quegli ideali di amore e speranza che da sempre caratterizzano la produzione del Maestro cortonese.
Lo scultore è stato presente alla XIII Florence Biennale come Ospite d’onore, e in questa occasione ha esposto quatto suoi lavori.
Tre sono stati collocati all’interno della Fortezza da Basso: Fecunditas (bronzo, fusione a cera persa e patina a fuoco, altezza 270 cm, 2019), Insieme per un Nuovo Mondo (bronzo, fusione dinamica e patina a fuoco, diametro 100 cm, 2021), Le nostre Radici per un Nuovo Mondo (bronzo, fusione a cera persa, fusione dinamica e patina a fuoco, altezza 330 cm, 2020). Una quarta scultura dal titolo La Vita in un Bacio (130x140x130 cm), pur essendo parte integrante della manifestazione è stata accolta presso l’atelier di Aquaflor in Borgo Santa Croce, a Firenze.
Come per le opere degli altri artisti presenti, anche quelle di Roggi sono incentrate sul tema della femminilità, che identifica questa edizione della Florence Biennale.
Tre sono stati collocati all’interno della Fortezza da Basso: Fecunditas (bronzo, fusione a cera persa e patina a fuoco, altezza 270 cm, 2019), Insieme per un Nuovo Mondo (bronzo, fusione dinamica e patina a fuoco, diametro 100 cm, 2021), Le nostre Radici per un Nuovo Mondo (bronzo, fusione a cera persa, fusione dinamica e patina a fuoco, altezza 330 cm, 2020). Una quarta scultura dal titolo La Vita in un Bacio (130x140x130 cm), pur essendo parte integrante della manifestazione è stata accolta presso l’atelier di Aquaflor in Borgo Santa Croce, a Firenze.
Come per le opere degli altri artisti presenti, anche quelle di Roggi sono incentrate sul tema della femminilità, che identifica questa edizione della Florence Biennale.
«Sono estremamente lusingato di essere stato chiamato a partecipare alla XIII edizione della Florence Biennale con i miei lavori. Ritengo che il tema della femminilità, veramente attuale da sempre, debba essere analizzato e valorizzato, oggi in modo particolare, soprattutto nel mondo dell’arte. Spero che le mie sculture possano trasmettere un messaggio positivo e rendere omaggio alla figura femminile, attorno a cui ruotano diverse mie opere.» Andrea Roggi
http://www.andrearoggi.it/
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