Richard Anuszkiewicz - FB
Nel 2005 la V edizione della Florence Biennale ha accolto come ospite d’onore uno dei padri della Optical Art: Richard Anuszkiewicz, che ha ricevuto il Premio Internazionale “Lorenzo il Magnifico” alla Carriera.
Durante la conferenza che l’ha visto protagonista, l’artista ha avuto modo di ripercorrere le tappe fondamentali della sua intensa carriera. Attraverso video ed immagini ha mostrato la tecnica da lui adottata nella creazione delle stesse opere esposte nello spazio a lui dedicato, allestito all’interno della Fortezza da Basso.
Durante la conferenza che l’ha visto protagonista, l’artista ha avuto modo di ripercorrere le tappe fondamentali della sua intensa carriera. Attraverso video ed immagini ha mostrato la tecnica da lui adottata nella creazione delle stesse opere esposte nello spazio a lui dedicato, allestito all’interno della Fortezza da Basso.
L’Optical Art e l’arte cinetica
Pittore e scultore di indiscusso talento, il ruolo di Richard Anuszkiewicz agli esordi della Op Art è stato fondamentale.
Nato come movimento di arte astratta negli anni ’60, lo scopo principale dell’Optical Art o Op Art è quello di provocare illusioni ottiche tramite l’abile accostamento di colori e linee che diano la sensazione di movimento fino ad indurre lo spettatore in uno stato di instabilità percettiva. Questa corrente artistica rientra a tutti gli effetti nel più vasto movimento dell’arte cinetica soprattutto per l’intrinseca predisposizione ad instaurare un reale rapporto tra l’osservatore e l’opera d’arte.
A seguito delle sperimentazioni degli esordi, l’artista ha cominciato ad esplorare la psicologia visiva dell’intensità dei colori e della configurazione geometrica ripetitiva. I suoi dipinti e le sue sculture si sono aggiudicate diversi premi e sono state esposte nei più importanti musei del mondo. Le sue opere figurano fra le collezioni permanenti della Galleria d’Arte Corcoran in Washington, DC, nel Museo d’Arte Americana Whitney e nel Museo d’Arte Moderna di New York.
Nato come movimento di arte astratta negli anni ’60, lo scopo principale dell’Optical Art o Op Art è quello di provocare illusioni ottiche tramite l’abile accostamento di colori e linee che diano la sensazione di movimento fino ad indurre lo spettatore in uno stato di instabilità percettiva. Questa corrente artistica rientra a tutti gli effetti nel più vasto movimento dell’arte cinetica soprattutto per l’intrinseca predisposizione ad instaurare un reale rapporto tra l’osservatore e l’opera d’arte.
A seguito delle sperimentazioni degli esordi, l’artista ha cominciato ad esplorare la psicologia visiva dell’intensità dei colori e della configurazione geometrica ripetitiva. I suoi dipinti e le sue sculture si sono aggiudicate diversi premi e sono state esposte nei più importanti musei del mondo. Le sue opere figurano fra le collezioni permanenti della Galleria d’Arte Corcoran in Washington, DC, nel Museo d’Arte Americana Whitney e nel Museo d’Arte Moderna di New York.