Oliviero Leonardi - FB
Oliviero Leonardi alla XV Florence Biennale 2025
La Florence Biennale onora la memoria di Oliviero Leonardi, conferendo il Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente in memoriam all'omonima associazione, che ne coltiva lo studio e ne promuove l’opera.
Oliviero Leonardi (1921 - 2019) nacque nel 1921 a Vezzano, in provincia di Trento e svolse la sua attività di pittore, scultore, smaltatore e ceramista a Roma e successivamente a Parigi. Fu l’ultimo discendente di una grande e antica famiglia di maestri ceramisti e vetrai trentini, da cui ereditò, fin da giovanissimo, le competenze e i saperi che la sua famiglia si tramandava da generazioni e trascorse la maggior parte della sua giovinezza presso la fornace di suo padre.
Durante la Seconda guerra mondiale si arruolò come paracadutista e, al termine della guerra, trascorse sei anni sull’isola di Capri, dove si dedicò a studi filosofici e artistici che costituirono il punto di partenza della sua ricerca. Qui conosce la filosofia orientale, i simboli esoterici e le lingue antiche e sperimenta diversi materiali come l’argilla, la ceramica, la pietra, i metalli, il legno, la plastica, la tela e le possibilità dell’acciaio trattato ad alte temperature, di cui fu uno dei pionieri. L’opera di Oliviero Leonardi comprende pittura su acciaio, dipinti su tela, sculture, bassorilievi, ceramiche, oggetti e disegni. Interno al tema della cosmologia, i suoi lavori si impongono sulla scena mondiale. La sua arte racconta di una storia universale, l’origine dell’universo, un evento primordiale ricreato dai colori e dalle lettere cotte a 900 gradi Celsius. La sua ricerca artistica si era concentrata, tra l’altro, sul tema della cosmogonia, in parte influenzato dal futurismo, dal surrealismo, dal cubismo e dall’arte informale.
Nel 1972 fondò con Jeanine de Lorière, stilista e artista parigina, la scuola d’arte “Romacrea”, che per oltre venticinque anni ha accolto studenti provenienti da vari contesti socio-economici per conoscere la pittura e la scultura con materiali diversi. Le sue opere sono state studiate da importanti storici e critici d'arte, tra cui Giulio Carlo Argan ed Elio Mercuri, e da molti esperti internazionali di arte moderna o della prima età moderna, come Gustav René Hocke.
Nel corso della sua carriera, ha realizzato più di 25 mostre personali e collettive nelle principali gallerie d'arte in Italia, Francia, Spagna, Monaco, Germania e Lussemburgo. Ha esposto insieme ad artisti come Giorgio De Chirico, Salvador Dalí e Joan Miró. Le sue opere sono state esposte anche al Maschio Angioino, al Centro di Cultura Italiana, al Saarland Museum, alla Casa di Van Gogh e alla Biennale di Limoges, e commissionate per spazi pubblici tra cui alla stazione della metropolitana di Roma, Piazza Bologna.
