ART & ARCHITECTURE - I AM YOU - FB

Progetto a cura dell'Arch. Margherita Blonska Ciardi - Studio Artemisia

"Fino ad ora architettura e arte sono state spesso considerate due discipline separate. Nel tempo, le ricerche e gli studi dei rami più specialistici sono infatti rimasti separati gli uni dagli altri. Oggi, pensando all’architettura, dobbiamo però ricordare i magnifici tempi del Rinascimento, quando tra incontri e scambi di culture, ricerche e arti diverse nascevano i più grandi capolavori. L'architettura è da sempre chiamata a incorporare opere d'arte e a richiamare nella sua costruzione artisti come pittori e scultori. Dobbiamo anche riflettere che spesso gli architetti erano anche artisti e gli artisti erano architetti e che l'architettura, se realizzata con estro creativo, è la più alta rappresentazione dell'arte. L'evento “Art & Architecture - I Am You” prende spunto dal tema della XIV Florence Biennale e propone l'esposizione di architetture e opere di un gruppo di artisti che sono legati in qualche modo all'architettura creando una forte relazione tra le loro opere e il pubblico. In questa occasione lo Studio Artemisia dell'Arch. Margherita Blonska presenta l'incontro con la nuova eccelsa architetta polacca Dorota Szlachcic che ha vinto a Londra nel 2023 l'International Property Awards – European Property Awards e il World Property Award Laufen (edificio pubblico per il tempo libero). Ha ricevuto anche il Primo Premio come architetto del 2023 dalla Società degli architetti polacchi SARP nel ramo dell'edilizia pubblica per il tempo libero e il primo Premio Europeo International Propriety Award nella disciplina dell'edilizia residenziale. Dorota Szlachcic vive a Wroclaw ed è già molto conosciuta per il suo progetto di Afrykarium nello Zoo della sua città, ma quest'anno la sua nuova realizzazione chiamata Orientarium realizzata per lo Zoo di Lodz è stata riconosciuta a Londra come il miglior progetto mondiale per un'area ricreativa pubblica. La preparazione del progetto Orientarium presso lo Zoo di Lodz in Polonia è iniziata con l'analisi dell'intera area circostante. Dorota viaggia molto in Africa e in Asia, immergendosi nel mare e visitando i deserti e le foreste selvagge per osservare gli animali, i loro comportamenti ed ecosistemi prima di progettare i suoi biotopi che lei chiama le loro “case”. La facciata dell'edificio dell'Orientarium con la sua lunghezza di oltre 300 m completa l'ambiente circostante e rappresenta singolarmente un esempio di biotopo. Oggi il processo di estinzione delle specie si sta intensificando. I loro ambienti naturali sono già cambiati così tanto che non sopravvivranno ai cambiamenti climatici. Questo è uno dei maggiori problemi che affliggono gli ecosistemi acquatici del mondo. Purtroppo nel 21° secolo gli unici rifugi sicuri in cui possono sopravvivere le specie in grave pericolo di estinzione sono gli istituti scientifici e di ricerca, gli zoo e gli acquari con il mondo sottomarino, che rappresenta la natura sopravvissuta. Il compito del progettista dell'Orientarium era quello di creare uno spazio per osservare le specie in via di estinzione della regione del sud-est asiatico e di cambiare completamente il carattere dei giardini zoologici dove gli animali possono vivere indisturbati nei loro grandi biotopi senza essere stressati dai visitatori. L'ingresso ai box e le grandi tane sono mascherati e costruiti con formazioni di rocce artificiali ad imitazione dei basalti e delle arenarie. La scelta della palizzata di cemento delle recinzioni, del verde sui tetti e della facciata con frangisole che imita la foresta di bambù, sembra circondare il paesaggio, dando l'impressione di continuità dello spazio. I corridoi e i collegamenti delimitati sono destinati alle persone mentre sono realizzati ampi spazi aperti per le specie in via di estinzione. Il progetto “Art & Architecture” porterà l'installazione innovativa “The Weave” che rappresenta l'architettura di Dorota Szlachcic dedicata al suo concetto di biotopi. In correlazione con l'architettura, l'evento esporrà le opere di un gruppo di artisti legati all'architettura: Karin Monschauer che interpreta il mondo attraverso gli infiniti universi geometrici del colore dell'arte ottica; i lavori pieni di luce e colore di Ernest Zawada; Stephanie Holznecht che rappresenta gli spazi cromatici dei nostri pensieri e le linee delle emozioni; Agata Machay, che espone i suoi misteriosi paesaggi notturni dedicati agli eroi delle donne che lottavano per i diritti umani; Kinga Lapot Dzierwa che presenta una serie di dipinti dedicati alla femminilità e legati allo stile liberty; Oliwia Hildebrandt che ci collega con la bellezza dell'oceano e delle profondità marine; e Alma Sheik che ci introduce ai tesori del mare e alla bellezza della natura. Le opere degli artisti saranno presentate dall'altra parte di “The Weave” proprio per ricordare che senza l'architettura non può trovare collocazione l'arte. Tutto è connesso e l'architettura è l'arte fondamentale che viene vissuta e tramandata attraverso le generazioni". 

Arch. Margherita Blonska Ciardi

Arch. Dorota Szlachcic

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Arch. Dorota Szlachcic - Orientarium ( Łodz)

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