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Patricia Urquiola presenta la mostra "TRANSITIONS"

Patricia Urquiola, vincitrice del Premio Internazionale “Leonardo da Vinci” alla Carriera per il Design

In occasione della XV edizione Florence Biennale, in programma dal 18 al 26 ottobre presso la Fortezza da Basso di Firenze, Patricia Urquiola— architetto, designer e art director dell'azienda Cassina — presenta la mostra Transitions, un'installazione che riflette il cuore del suo metodo progettuale. L'esposizione, all'interno di uno spazio esclusivo dedicato, guida il pubblico in un percorso tra forma, funzione ed emozione, invitandolo ad attraversare lo spazio e la materia, a coglierne l'essenza e ad immaginarne nuove possibilità.

 

La mostra si definisce attraverso una parete semitrasparente, costruita in legno d'abete e policarbonato riciclati. Un filtro che lascia intravedere la struttura ed invita a cambiare prospettiva, a cogliere connessioni che emergono solo muovendosi nello spazio. I pezzi esposti sono presentati come tappe di una ricerca che attraversa materiali, forme e processi. Ognuno nasce dalla curiosità di sperimentare e dal dialogo costante con clienti con cui Urquiola collabora da anni, intrecciando tecniche industriali e gesti artigianali, innovazione e memoria.

Tra le sue creazioni in mostra, spicca la poltrona Mon-Cloud per Cassina, che reinterpreta il concetto di accoglienza con forme morbide e un'attenzione particolare alla circolarità. Composta da uno scheletro metallico avvolto da un'imbottitura in fibra di poliestere riciclato e da cuscnini soffici in poliestere riciclato, Mon-Cloud è frutto di un approccio progettuale focalizzato sul tema della circolarità. Grazie alla sperimentazione con materiali innovativi, l'uso del poliuretano è stato ridotto al minimo, limitandosi a inserti in CIRCULARREFOAM®, realizzato con una percentuale di polioli riciclati. Inoltre, nessuna parte è incollata: la poltrona può essere disassemblata al 99,85%, favorendo il recupero e il riciclo dei materiali a fine vita.

Divano Mon-Cloud per Cassina | Art Direction: Alla Carta Studio | Set Design: Alessandro Mensi | Foto: Alecio Ferrari
Divano Mon-Cloud per Cassina | Art Direction: Alla Carta Studio | Set Design: Alessandro Mensi | Foto: Alecio Ferrari

Accanto a queste presenze che arricchiranno il contesto della Florence Biennale si inserisce anche Gruuvelot per Moroso, un sistema modulare che si comporta come un organismo in trasformazione. I volumi organici e la libertà di configurazione ne amplificano la componente sensoriale e simbiotica: le superfici non si limitano ad accogliere, ma sembrano crescere e adattarsi, come se l'oggetto stesso fosse in continuo mutamento. Questa metamorfosi si riflette anche nei rivestimenti, realizzati con una tecnica di stampa a base d'acqua che riduce il consumo idrico del 90% e le emissioni di gas serra dell'80% rispetto ai processi tradizionali.

Moroso Showroom — Milan Design Week 2025 © Lorenzo Bacci
Moroso Showroom — Milan Design Week 2025 © Lorenzo Bacci

Nel percorso trova spazio anche la vasca Vieques per Agape, nata da un progetto architettonico alle isole caraibiche. Da elemento pensato per un luogo specifico è diventata prodotto, mantenendo viva quella memoria. L’oggetto riprende l’immagine delle vecchie tinozze, con la struttura in metallo smaltato avvolta da doghe in legno di iroko, e la rilegge in chiave contemporanea, trasformando un archetipo familiare in un oggetto essenziale e senza tempo.

Agape Vieques outdoor © Andrea Ferrari
Agape Vieques outdoor © Andrea Ferrari

Se Mon-Cloud racconta un avanzamento progettuale decisivo per il settore dell’arredo, grazie alla sua innovazione materica e costruttiva, le superfici Mater di Mutina affrontano lo stesso tema attraverso la ceramica: piastrelle in rilievo smaltate in cui ogni pezzo porta con sé leggere variazioni, tracce del processo manuale che diventano parte integrante del prodotto, rendendo la materia viva, unica e mai ripetitiva.

 

Infine, il tavolo Babar per Glas Italia porta il tema della trasformazione a un livello radicale: il vetro 100% riciclato viene riassemblato in un materiale nuovo e organico, ottenuto da graniglia di vetro e resine vegetali. In questo contrasto tra naturale e artificiale, tra casualità e progetto, Babar trova la sua forza espressiva: ogni pezzo è unico, con superfici irregolari e cromie che mutano con la luce, generando paesaggi sempre diversi.

Mater di Mutina © Piergiorgio Sorgetti
Mater di Mutina © Piergiorgio Sorgetti
Tavolo Babar © Glas Italia
Tavolo Babar © Glas Italia

Oltre ai pezzi già menzionati, all’interno della Fortezza da Basso saranno esposti anche altri lavori realizzati da Urquiola per aziende come Andreu World, B&B Italia, Bitossi, Budri, CC-Tapis, EDIT Napoli, Flos, Kartell e Kettal.

 

Ricordiamo che il giorno giovedì 23 ottobre alle ore 17.00, presso l’area teatro della Florence Biennale (Padiglione Spadolini, Fortezza da Basso, Firenze), Patricia Urquiola riceverà il Premio Internazionale “Leonardo da Vinci” alla Carriera (Design), in riconoscimento del suo eccezionale contributo al design contemporaneo. La cerimonia di premiazione si svolgerà alla presenza della designer, nell’ambito di un evento speciale.

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