Anthony Howe riceverà il “Premio del Presidente” 2019 - FB

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Anthony Howe riceverà il “Premio del Presidente” 2019

Anthony Howe riceverà il “Premio del Presidente” 2019 per le sue sculture monumentali animate dal vento
 

 

A nove mesi dalla XII Florence Biennale – Mostra Internazionale di Arte Contemporanea che dal 18 al 27 ottobre 2019 che si svolgerà nella Fortezza da Basso di Firenze – comincia a delinearsi il palinsesto della manifestazione che si preannuncia particolarmente ricca.

 

Il tema di questa edizione, “Ars et Ingenium. Similitudine e Invenzione celebrando Leonardo da Vinci” vuole proporre una riflessione sull’approccio conoscitivo e creativo del Genio che fu artista e “scienziato”, capace di spaziare attraverso diverse discipline.

 

E in attesa di varare sia il programma degli incontri, sia gli assegnatari dei Premi Internazionali “Lorenzo il Magnifico” alla Carriera del 2019, ecco l’annuncio che lo speciale Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente per la XII edizione di Florence Biennale andrà all’artista americano Anthony Howe, famoso per le sue opere che, mosse dal vento, si trasformano in una sorta di creature in divenire, stelle o vortici. Sono “Opere come esseri viventi”, per dirla con parole di Carlo Ludovico Ragghianti.

 

Howe sarà l’ospite d’onore della XII Florence Biennale e per l’occasione, negli spazi esterni della Fortezza da Basso, durante il periodo di apertura della mostra si potrà ammirare il frutto di un suo nuovo progetto mai esposto in Italia.

 

 

Nato nel 1954 a Salt Lake City (Utah, USA), Anthony Howe è un artista tra i più innovativi della scena contemporanea. Le sue sculture cinetiche, mosse dalla forza del vento, hanno sbalordito il pubblico durante gli Academy Awards del 2017, così come avvenuto alle  Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, in Brasile. In quell’occasione Anthony Howe ha ideato e realizzato il braciere olimpico e Lucea, una scultura monumentale cinetica spiraliforme in acciaio. “La mia visione era quella di replicare il sole – dice l’artista – utilizzando il movimento per imitare la sua energia pulsante”.

 

I suoi lavori più noti, inizialmente esposti nel parco di Orcas Island e presenti in collezioni prestigiose, sono realizzati in acciaio inossidabile e presentano forme curvilinee martellinate o dischi piatti rivestiti in vetroresina, ma l’artista è intento a sperimentare anche nuovi materiali per la sua progettazione creativa, che ha sortito esiti monumentali presso fonderie di primo piano quali Walla Walla Foundry, Show Canada e Hüttinger (Germania). Caratterizzate da una estetica di linee forme armoniche in movimento  e una ineguagliabile eleganza di linee, queste opere paiono animarsi quando si alza il vento.

 

L’estro creativo di Anthony Howe, coniugato a evidenti conoscenze di ingegneria fisica e meccanica, genera opere d’arte di grande suggestione che esprimono, nella contemporaneità, quell’anelito di vita ispirato all’armonia della natura e delle sue forze fondamentali che si ritrova in Leonardo. Un suo disegno del 1487 ora nel Codice Atlantico alla Biblioteca Ambrosiana di Milano (f. 675r) mostra come egli avesse immaginato un anemometro atto “A misurare quanta via si vada per ora col corso d’un vento. A Qui bisogna un orilogio che mostri l’ore, punti e minuti”, così come egli stesso annotava, ovvero un anemoscopio per indicarne la direzione.

 

Passato e presente si incontrano dunque, nella “rosa dei venti” della XII Florence Biennale, dove si andranno a misurare Ars et Ingenium.

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