Gli street artist per Villa Lorenzi - FB

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Gli street artist per Villa Lorenzi

Cr(e)ate - Crates Become Art

Progetto a cura di Sofia Bonacchi e Giovanni Cordoni

Dall’incontro tra Florence Biennale, FERCAM e Street Levels Gallery, nasce un progetto che coniuga arte, sostenibilità e solidarietà.

 

 

Eco-design, upcycling e creatività al servizio

 

FERCAM, sustainability partner della XIV Florence Biennale, è da tempo impegnata in un progetto di economia circolare che valorizza competenze eterogenee con una finalità comune: presentare un modello innovativo e più responsabile per la logistica dell’arte.
La regina del trasporto di opere d’arte è la cassa, realizzata in materiali di alto pregio, la cui vita però si esaurisce spesso in un unico viaggio, prima di essere smaltita. Da qui nasce il progetto “REcrate”, per la realizzazione di un imballaggio che, pur mantenendo il rigore e le caratteristiche classiche tradizionali, offre al cliente un'opzione eco-compatibile realizzata in ottica di economia circolare. Grazie alla collaborazione con Echo Labs, si crea inoltre l'opportunità di contribuire allo sviluppo della falegnameria sociale, che offre impiego a categorie fragili. Giunta poi effettivamente a fine vita, la cassa potrà essere donata e, tramite la rete dei partner e i progetti in upcycling, re-immaginata in un oggetto di arredo da destinare alla collettività e a realtà private sensibili al tema.

L'idea di Florence Biennale

 

Dall’incontro tra Florence Biennale e FERCAM nasce l’idea di trasformare alcune casse, precedentemente utilizzate per il trasporto di opere di importanti istituti museali, in vere e proprie opere d’arte, grazie al coinvolgimento di 5 street artists, in parte selezionati tra gli artisti partecipanti della XIV Florence Biennale (Stefano Alvino e Rinascimento Punk), in parte scelti tra gli artisti della Street Levels Gallery (Ache 77, Exit Enter e Kraita 317), la quale ha offerto anche il supporto tecnico, oltre che organizzativo, all’iniziativa. Gli street artists coinvolti hanno usato le casse donate da FERCAM come supporti per creare nuove opere d’arte, nate sotto gli occhi dei visitatori della XIV Florence Biennale.

 

Chiara Prisco, Responsabile della FERCAM Fine Art, ha commentato con entusiasmo la partecipazione di FERCAM al progetto: «il nostro impegno nella sostenibilità e nell'economia circolare, insieme ad Echo Labs, trova una perfetta sinergia in questa collaborazione con la Florence Biennale e Street Levels Gallery. È stato bellissimo poter vedere in tempo reale come gli artisti coinvolti hanno saputo trasformare quello che era stato contenitore dell’opera in opera stessa, elevando la cassa da trasporto ad un nuovo livello di significato artistico. E contribuire a un'iniziativa che unisce arte, sostenibilità e solidarietà, supportando Villa Lorenzi e la comunità locale con le opere realizzate, è per noi motivo di grande orgoglio».

Street Levels Gallery

 


Street Levels Gallery è una galleria internazionale di arte urbana, primo luogo del suo genere a Firenze. Nata dall’incontro tra artisti e produttori culturali, la galleria si propone come un ambiente articolato capace di indagare sui vari livelli di interazione dell’arte – tra strada, pubblico e spazio espositivo – interagendo con il tessuto urbano in un scambio reciproco e dinamico, in costante mutamento. Con questo obiettivo in mente, lo staff di Street Levels Gallery ha generato una realtà interamente dedicata alla sperimentazione artistica, all’esposizione di opere, alla produzione di connessioni, trame umane e progettualità condivise. Street Levels Gallery ricopre quel “ruolo cuscinetto” fondamentale, che si prende in carico di mediare e conciliare le differenti visioni artistiche con le esigenze dei privati, le amministrazioni pubbliche e la comunità servita; ad oggi la galleria vanta una lunga serie di fruttuose collaborazioni con comuni, festival, rassegne d’arte, musei, aziende, associazioni, collettivi, università, enti pubblici e privati, nate con il fine ultimo di diffondere e promuovere il movimento dell’Arte urbana in Italia e nel mondo.

 


«In qualità di rappresentante di Street Levels Gallery – afferma Sofia Bonacchi, co-curatrice del progetto – non posso che esprimere il mio entusiasmo per l'impatto tangibile che questo progetto avrà sul nostro territorio. Questa iniziativa non solo promuove l'eco-design e l'economia circolare, ma si impegna attivamente a sostenere la comunità giovanile locale. Attraverso il sostegno a realtà come Villa Lorenzi, da lungo tempo impegnata nel supporto dei giovani in difficoltà e delle loro famiglie, il progetto 'REcrate' si pone come un'esemplare unione tra arte e solidarietà. La mia convinzione nel potere trasformativo dell'arte come strumento di cambiamento sociale è rafforzata dall'essere stata coinvolta nella costruzione di questa iniziativa, e sono profondamente orgogliosa di farne parte».

Destinazione: solidarietà

 


Le opere realizzate sono destinate alla vendita e il ricavato sarà devoluto al Progetto Villa Lorenzi. Villa Lorenzi è un luogo di ascolto e di aiuto nato nel 1988 a Firenze per offrire un sostegno ai giovani in difficoltà e alle loro famiglie. Contribuisce al recupero di marginalità sociali dando accoglienza e ristoro a tanti giovani in collaborazione con istituzioni locali, aziende sanitarie e realtà associative. Il Progetto Villa Lorenzi vive grazie a un gruppo affiatato di professionisti, collaboratori e volontari che da più di 30 anni crede nella prevenzione e nell’intervento precoce nei giovani con disagio, con la costante attenzione della Chiesa fiorentina. Il lavoro si basa sulla valorizzazione della persona con la sua storia, i suoi bisogni e tutto il suo sistema relazionale: l’accoglienza del ragazzo è anche l’accoglienza della sua famiglia. Per raggiungere tale obiettivo è stato creato un ambiente accogliente che facilita relazioni empatiche e una metodologia basata su percorsi diversificati per ogni ragazzo.

villalorenzi.it


Stefano Superbi, Direttore dell’Associazione Progetto Villa Lorenzi, dichiara: «Ogni giorno Villa Lorenzi è il luogo di accoglienza di bambini, ragazzi famiglie che vivono in situazioni di forte disagio. Siamo grati per la sensibilità e l'attenzione a noi dimostrata, che ci aiuterà a proseguire nel costante impegno verso tutti loro»
Jacopo Celona, Direttore di Florence Biennale, aggiunge: «Siamo davvero orgogliosi di questa collaborazione che ha messo in sinergia importanti realtà operanti nei settori dell’arte urbana e della logistica d’arte. L’idea è stata quella di far diventare delle vere e proprie opere oggetti che hanno svolto in precedenza una funzione protettiva e che in alcuni casi hanno trasportato importanti opere museali, conservandole e preservandole. In tal modo abbiamo dato luogo ad un processo di trasformazione e rigenerazione che garantisce una circolarità, non solo sostenibile dal punto di vista ambientale ma soprattutto culturale. A questo si aggiunge lo scopo benefico dell’iniziativa che va ad aumentare il valore del progetto e la sua capacità di impatto sul tessuto sociale».

Con una donazione a Villa Lorenzi di almeno € 1000 potrete acquistare una delle opere realizzate dagli street artist per questo progetto e ritirarla presso l’indirizzo che vi verrà indicato dalla nostra organizzazione. In alternativa, potrete decidere di lasciare quest’opera alla collettività; in questo caso l’opera acquistata sarà collocata in una struttura con accesso gratuito al pubblico. 
È possibile anche fare una donazione libera per sostenere le attività di Villa Lorenzi.
Di seguito gli estremi bancari per la donazione, di cui si prega di inviare una copia a office@florencebiennale.org

 

DATI BANCARI 
Beneficiario: Progetto Villa Lorenzi
Banca: Intesa San Paolo
IBAN: IT27M0306902887100000001146
Nella causale specificare “Street Art per Villa Lorenzi - Acquisto opera” nel caso di donazioni superiori a € 1000 oppure “Street Art per Villa Lorenzi – Donazione” per contributi di qualsiasi altro importo.

 

 

 

Gli artisti

ACHE77

 

Sguardi magnetici, pose sigillate dal mistero, micro-espressioni che celano il suo alter ego, personaggi iconici che si fanno veicolo di culture diverse, soggetti che invitano alla resistenza dell’anima.
Ache è il suo diminutivo, 77 il numero che lo insegue da tutta la vita. Ache77, classe 1991, è un urban artist fiorentino, originario della Romania. Da sempre sperimenta, provoca, ascolta, cerca il dialogo con l’esterno. Le sue maschere normografiche, quasi rituali, sono forgiate con la tecnica dello stencil e ri-significate nell’uso del colore e delle variazioni cromatiche, nella scelta della superficie, nello stato d’animo che l’immagine traspone. L’incisione diviene dunque un mantra, una pratica meditativa in movimento, l’inizio di un intimo viaggio che, dallo studio, raggiunge la strada. Ache77 si mette a servizio della comunicazione non verbale per attrarre, smarrire, penetrare lo sguardo dello spettatore, renderlo interprete e rigeneratore dell’immagine stessa. Opera e osservatore sono due oggetti numerici distinti ma identici nel risultato, proprio come l’artista racconta con la formula aritmetica 1+1=1, simbolo di uno dei suoi più celebri lavori e interpretazione intima delle relazioni umane.

STEFANO ALVINO

 

Nato a Bergamo nel 1992, Stefano Alvino è stato attratto dall'arte fin da giovane, studiando pianoforte e sviluppando la passione per i graffiti durante l'adolescenza. Ha frequentato la Scuola d'Arte Applicata "Andrea Fantoni", specializzandosi in grafica. Dalla sua inclinazione per il muralismo, in cui combina tecniche tradizionali e contemporanee, nasce la sua peculiarità di applicare la tecnica dei graffiti alle tele: utilizzando acrilico e pennello anziché bombolette spray, crea abilmente un effetto di stampa con la sua tecnica d'avanguardia. I suoi quadri, dal vivace stile street e dai colori pop, hanno catturato l'attenzione di galleristi e personaggi influenti e i suoi soggetti, animali simpatici e iconici, sono diventati il suo marchio di fabbrica. "Elefante Filippo", l'opera esposta alla XIV Florence Biennale, incarna perfettamente questa versatilità creativa. Oltre alla sua dimensione artistica, l'opera offre una personale interpretazione del tema dell'identità in relazione al disagio del mondo moderno.

EXIT ENTER

 

Quella di Exit Enter è un’arte che prende senso, corpo e sostanza nel momento della sua condivisione, quando gli omini lasciano lo spazio privato dell’artista, escono in strada e ammiccano, scandalizzano, salutano, divertono il loro pubblico.
Appesi ad un palloncino o protesi verso un cuore, in coppia o da soli, in volo sulla città o forse in fuga dalla città. Negli anni, gli omini di Exit Enter, street artist toscano (classe 1990), sono diventati la firma di un artista in grado di tradurre con pochi semplici tratti le declinazioni dei sentimenti umani, e di affrontare, attraverso un linguaggio accessibile e ironico, alcune tematiche sociali proprie della contemporaneità, dal turismo di massa, all’immigrazione, alla guerra, al consumismo. Nati in principio come l’espressione di una spinta innata e viscerale, con il tempo gli omini sono diventati un progetto più strutturato, con narrazioni e personaggi inediti. In seguito, parallelamente al progetto “omino”, Exit Enter si è dedicato anche ad altre ricerche pittoriche, quali Urban Languages, Cieli e Urban Monsters, tese a trovare nuove possibilità di contatto tra il paesaggio urbano e l’azione artistica.

KRAITA 317

 

Kraita317 è un artista di adozione fiorentina dal 2018. Nasce nella cittadina romena di Brasov nel 1996, cresce e si forma da autodidatta con la propria crew di writers, traducendo il proprio mondo interiore attraverso il linguaggio visivo. A 12 anni si trova a correre per circa 2 km su una linea ferroviaria inseguito dalla polizia ma il suo ricordo è quello di un momento adrenalinico, di un ostinato desiderio di dialogare con la città. La città diventa presto la sua casa e l’azione urbana un’esigenza. Il disegno astratto rappresenta l’unica sintesi comunicativa che è in grado di esemplificare la sua profonda introspezione. Dipingere significa indagare, fare ricerca, scavare più a fondo; per l’artista, la conclusione di un’opera corrisponde spesso all’individuazione della risposta. Tuttavia, a prescindere dal proprio ordine razionale, Kraita sceglie sempre la strada e, dunque, le altre persone per condividere con i fruitori un pezzo della sua umanità. Passanti disattenti, frequentatori seriali delle aree periferiche, visitatori occasionali, cacciatori di street art sono i destinatari degli interrogativi e degli input riflessivi intrinsechi al suo lavoro.

RINASCIMENTO PUNK

 

Rinascimento Punk è un artista versatile, che si esprime attraverso una varietà di media, come murales, poster, adesivi, installazioni e opere in studio create su supporti tradizionali o riciclati. La sua arte è provocatoria e tende a rifuggire da ogni forma di compiacimento, in perenne equilibrio tra intimità e visione. Il processo artistico di Rinascimento Punk alterna fasi riflessive e azioni creative senza sosta contro le anomalie sociali, l'intolleranza e l'anestesia emotiva. La sua arte è indipendente e spontanea, caratterizzata da opere che possono essere utilizzate in molteplici contesti, dalle gallerie d'arte ai marciapiedi, ai muri, ai parchi, ecc. L'opera presentata alla XIV Florence Biennale si concentra sull'identità collettiva e sull'uguaglianza tra i popoli attraverso l'invenzione di pittogrammi che rappresentano una coscienza arcaica comune a tutti gli esseri umani. Il concetto espresso da questi simboli vuole opporsi all'idea di società gerarchiche, consumistiche e repressive, ingannevolmente interconnesse dai social media e dal loro sistema tecnologico sempre più invasivo.

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