Le dieci edizioni di Florence Biennale – Parte prima, dal 1997 al 2005 - FB

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Le dieci edizioni di Florence Biennale – Parte prima, dal 1997 al 2005

Quella che si aprirà il 6 ottobre 2017 sarà l’undicesima edizione di Florence Biennale

Un evento culturale nato nel 1997 dall’intuizione di due fratelli, Piero e Pasquale Celona, che oggi continua nel solco della tradizione familiare grazie al Direttore Generale Jacopo Celona.

Florence Biennale guarda al futuro e non ha paura di innovarsi e rinnovarsi.
La sua forza è sempre stata quella di essere un’esposizione diversa, voce fuori dal coro delle esposizioni d’arte.

Il passare del tempo segna un passaggio generazionale.

Ripercorrendo le dieci edizioni precedenti all’undicesima è possibile muoversi in un percorso culturale intenso e ricco di eventi.

La prima edizione del 1997 è un esperimento verso il cambiamento. In quel periodo storico a Firenze si avvertiva la necessità di risvegliarsi da un torpore culturale. Fu un’intuizione significativa da parte di Piero e Pasquale quella di pensare che Firenze potesse ospitare nuovamente artisti e che questi potessero interfacciarsi direttamente con il pubblico “aprendo” le porte dei loro studi.
Il risultato di quella prima edizione fu quasi inaspettato. Furono esposte centinaia di opere in un clima di grande interesse da parte degli artisti.
Con una sentita partecipazione dalle più diverse parti del mondo, dimostrarono di aver capito il messaggio di Florence Biennale: la cultura è l’unica forma di comunicazione che non conosce barriere.

Florence Biennale 1999, un’occasione di scambio interculturale. Internet ha rivoluzionato il modo di percepire il mondo. Florence Biennale nasce in un momento cruciale, all’inizio della diffusione della rete e delle connessioni on line. Nel 1999 non era possibile comprendere a fondo la portata di questa rivoluzione che avrebbe portato a una comunicazione sempre più rapida e immediata.
Le nuove forme di comunicazione però non possono sostituirsi del tutto al confronto e al dialogo diretto e fisico con il prossimo e con l’arte. La seconda edizione della Florence Biennale confermò i risultati della prima, segnando la strada per il futuro.

Il 2001 e gli attentati di New York. Fu un anno molto particolare per Florence Biennale, arrivata alla sua terza edizione. La domanda che tutti si ponevano era questa: quale sarà la reazione degli artisti agli attentati delle Twin Towers? Furono proprio loro a dimostrare di avere una sensibilità superiore, con una risposta che colpì tutti per intensità. Ci furono artisti americani che venivano idealmente abbracciati dagli altri partecipanti, in un grandissimo esempio di solidarietà. Furono realizzate opere d’arte che testimoniavano il desiderio di pace e di dialogo.
Tutto questo nel 2001 si è tradotto con l’inserimento di Florence Biennale nel programma delle Nazioni Unite “Dialogue Among Civilization”.

Il 2003, Florence Biennale decolla con la partecipazione di 72 paesi del mondo. L’onda lunga di quanto percepito nel 2001 è proseguita anche negli anni successivi. Il bisogno di un maggiore dialogo culturale si è fatto sentire e non soltanto per gli artisti. Una partecipazione fino ad allora mai così numerosa fu la conferma che il mondo dell’arte è un “oceano” molto vasto, che con tutte le sue sfumature abbraccia il mondo non creando confini, ma correnti.
Fu proprio in quell’anno che la manifestazione ebbe la fortuna di farsi notare maggiormente sulla scena internazionale.

Florence Biennale 2005, l’arte che incontra il design. C’è una vasta letteratura su questo punto, ancora molto dibattuto. Molti degli artisti ospitati nel contesto della Biennale spaziano nei due ambiti, essendo pittori, illustratori, stilisti, architetti, designer.
Da questo dato è facile intuire come il confine tra arte e design non sia sempre netto, definito.
Dare voce e possibilità di esprimersi alle diverse anime di ciascun artista è uno degli obiettivi di Florence Biennale.

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