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Alhambra

Conferenza a cura di Juan Hita Bueno, storico dell’arte e fotografo


Venerdì, 23 ottobre – ore 15.00 / 15.30

Fortezza da Basso, Padiglione Spadolini, Area Teatro
 

Storico dell’arte e fotografo autodidatta, per oltre un decennio Juan Hita Bueno ha diretto il suo sguardo e il suo obiettivo sulla Alhambra, il più importante e meglio conservato complesso architettonico dell’Andalusia, in Spagna. La sua passione per quel sito risale all’infanzia, quando con la famiglia soleva andare alla Fortaleza Roja, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Dal 2006 si dedica a un progetto teso a immortalare quel microcosmo fortificato che sorge a Granada, ai piedi della Sierra Nevada.

 

L’arte era l’orizzonte a cui guardava Juan Hita Bueno inizialmente quale studioso. Ben presto, tuttavia, egli si è avvicinato alla fotografia poichè quel medium gli consentiva di esplorare l’infinito della Alhambra – come in un viaggio attraverso i Labirinti di Jorge Louis Borges. A suo dire, quel luogo suggestivo suscita emozioni poichè le sue forme e i suoi colori sembrano apparire per incanto così come luci e ombre misteriose che evocano le Mille e una notte. Inoltre, “qualsiasi stagione dell’anno è un tempo adatto a fotografare la Alhambra e i suoi dintorni, dove si trova sempre un luogo in cui rifugiarsi e vivere un’esperienza immersiva”.

 

Invero, dalle immagini di Juan Hita Bueno traspare quella “immanenza” percepita da Umberto Baldini quando, con lui e con Rolando Bellini, visitò la Alhambra nel 1995.

 

Per questo autore spagnolo la fotografia è strumento di analisi critica dell’arte secondo una modalità che fa capo al pensiero di Carlo Ludovico Ragghianti.

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