Mirroring by Sara Del Bene - FB

Installazione performativa che si diffonde con e nel pubblico

L’installazione si presenta come una cascata di specchi, attraverso cui il visitatore può passare e soffermarsi. Lo specchio è tondo, come uno specchietto da borsa ed ha una spilla sul retro. È uno specchio che si può indossare. Sara Del Bene invita il visitatore a diventare parte dell’esperienza artistica indossando lo specchio durante la manifestazione, come ornamento e non solo. L’artista invita il pubblico a riflettere sulle identità individuali e collettive. Questa installazione si focalizza sulla molteplicità e transitorialità del confronto.

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Le installazioni partecipative di Del Bene enfatizzano la dinamicità, invitando i visitatori a relazionarsi. Lo specchio, indossato, permette di osservarsi da diverse prospettive, di essere presenti negli altri. Questo elemento circolare quotidiano ci proietta nel mondo delle favole, delle superstizioni, e delle tradizioni. Rispecchiarsi ci aiuta a vederci, ad osservarci. Numerose storie sono legate a questo momento di confronto con noi stessi attraverso questo strumento. La domanda posta davanti allo specchio alla ricerca di risposte è emblematica per la definizione della nostra identità. La performance consiste nell’immergersi nell’esperienza dell’incontro. Una cascata di specchi, che si diffonderà nel pubblico. La volontà dell’artista è quella di creare un movimento autonomo e imprevedibile. Lo specchio rimarrà un ricordo di questo evento e un oggetto di riflessione sull’interazione con gli altri, in linea con il tema di questa edizione di Florence Biennale: I Am You.

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