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VIII EDIZIONE 2011

Firenze nel solco della tradizione con uno sguardo al futuro

Sono stati oltre 500 gli artisti provenienti da 60 nazioni che hanno animato la storica Fortezza da Basso durante l’ottava edizione della Florence Biennale. La manifestazione si è fatta ancora una volta promotrice di una visione internazionale dell’arte contemporanea, senza però dimenticare l’importanza del territorio e dando al proprio pubblico la speranza e la visione di un futuro socio-economico e culturale diverso, con una sempre maggiore attenzione verso la conoscenza e il dialogo interculturale

 

Ancora una volta si è creato un momento di incontro fra le culture e le espressioni artistiche di molte nazioni del mondo, riconfermando la città di Firenze, nel solco della sua tradizionale vocazione alla pace, luogo di conoscenza e di dialogo fra i popoli.

I premi alla Carriera dell’ottava edizione

Come consuetudine, anche durante questa edizione sono stati conferiti dei premi a personalità della cultura artistica contemporanea. 


Il Premio “Lorenzo il Magnifico” alla Carriera è stato assegnato a José Luis Cuevas, una versatile personalità della cultura messicana contemporanea che dal 1959 ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, in concorsi ed esposizioni nazionali e internazionali. Valente disegnatore, pittore, incisore e scultore, con un percorso di ricerca di un proprio stile originale e personale in netta rottura con la cultura artistica del “muralismo messicano” ha rappresentato uno dei più importanti artisti plastici appartenenti alla generazione conosciuta come “Ruptura”, proprio per la sua posizione critica rispetto alla scuola pittorica messicana. Attraverso il suo lavoro ha indagato, raffigurato e interpretato - rivelando anche suggestioni espressioniste e cubiste - gli effetti della malattia, della malattia mentale, della deformità fisica, del degrado umano. All’interno del percorso espositivo, uno spazio è stato dedicato alla carriera del maestro José Luis Cuevas, che ha incontrato di persona il pubblico presente.

 

A ricevere il premio alla Carriera è stata anche la stilista di moda e designer Agatha Ruiz de la Prada, una vitale ed elegante personalità del mondo culturale spagnolo, che con estro e uno spiccato senso del colore che le deriva da una giovanile formazione pittorica ha nel tempo disegnato e realizzato un considerevole numero di capi d’abbigliamento. A partire dal 2004, con l’apertura della sua sede a Milano, ha deciso di usare l’Italia come piattaforma di lancio internazionale con collezioni da bambino (Pitti Bimbo a Firenze) e da donna (Settimana della Moda di Milano), unitamente ad altri prodotti oltre a scenografie e costumi per opere teatrali. Le sue opere sono state esposte in gallerie d’arte e musei in tutto il mondo. Per le sue prime sfilate utilizzò insolite passerelle legate al mondo dell’arte. 
La sua presenza alla Florence Biennale ha simboleggiato l’incontro dell’artificiale e del naturale, dell’avanguardia e del classico, come nell’arco di tanti secoli è stata Firenze. All’interno della manifestazione è stato dedicato uno spazio ai trent’anni di carriera della stilista, con 40 vestiti esposti. 

Agatha Ruiz de la Prada riceve il Premio alla Carriera "Lorenzo il Magnifico"
Agatha Ruiz de la Prada riceve il Premio alla Carriera

Agatha Ruiz de la Prada con la prima ballerina del Maggio Danza
Agatha Ruiz de la Prada con la prima ballerina del Maggio Danza

Progetti per il coinvolgimento dei giovani: Sit-In Florence e “Impariamo a leggere l’arte contemporanea”

L’impegno a favore della formazione delle giovani generazioni si concretizza particolarmente in due progetti speciali ideati ad-hoc.

 

La Florence Biennale ha fortemente voluto promuovere interventi di coinvolgimento del territorio attraverso i giovani e gli studenti, intendendo mostrare le capacità artistiche nel sistema di apprendimento scolastico e formativo.
In questa VIII edizione la manifestazione ha invaso la città coinvolgendo il territorio e le sue espressioni artistiche. Proprio dalla Fortezza da Basso ha preso il via il progetto Sit-In Florence che ha visto la partecipazione di cinquecento ragazzi, studenti del territorio toscano: ciascuno di loro ha avuto a disposizione una sedia, fornita da IKEA, e l’ha potuta reinterpretare e personalizzare secondo le linee guida fornite dalla Faculty SIT-in Florence. In questo modo gli studenti si sono misurati con uno dei più rappresentativi oggetti tra gli archetipi del design. Dopo aver reinterpretato in chiave contemporanea le sedie, hanno sfilato con esse per le vie della città durante i giorni della manifestazione. 

 

L’evento Sit-In Florence ha rappresentato un’invasione di sedie “d’artista” nel magnifico centro storico di Firenze. Il progetto ha visto coinvolti 10 licei di Firenze, le Accademie d’Arte di Firenze e Carrara e l’Università di Firenze. Significative alcune tappe del loro percorso come la Provincia, la Regione, Palazzo Vecchio, via Tornabuoni e il centro storico.

 

L’assignment, il disciplinare SIT-in Florence e l’intera idea hanno rappresentato prima di tutto un progetto formativo, un progetto di educazione all’arte e alle sue varie forme di espressione e composizione. L’arte contemporanea ha assunto quindi in questa iniziativa un aspetto emozionale fondamentale, di interpretazione della società, degli eventi, dei fatti del quotidiano e degli stili di vita contemporanei e allo stesso tempo di rottura con immagini e sovrastrutture formali e comportamentali precostituite.

 

La finalità delle linee guida proposte dalla Faculty SIT-IN Florence non è stata quella di limitare la poetica progettuale, ma anzi di suggerire canali creativi che potessero esaltare, attraverso la sedia, nuovi significati profondi. Strettamente legati all’identità di Firenze capitale del prodotto e dello stile di vita Italian Way, i temi hanno spaziato dalla storia dell’unità d’Italia passando per la cucina e la lingua nostrana, per finire con l’arte, la moda e la scienza italiane. Firenze quindi si è posta come città promotrice del valore di attrazione di “capitale creativo”. Una città dove si può crescere e dove si ha la possibilità di esporre un proprio prodotto, una propria idea, un proprio sogno.

 

Inoltre la Florence Biennale, nella volontà di coinvolgere anche i più piccoli, ha promosso insieme all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze il progetto “Impariamo a leggere L’Arte Contemporanea”. Il direttore artistico della Florence Biennale Stefano Francolini ha tenuto un ciclo di incontri con le scuole, intesi a spiegare come nasce e come si legge un’opera d’arte contemporanea. I ragazzi che hanno aderito al progetto sono stati ospitati per una visita speciale della mostra. 

Alcuni degli studenti del progetto "Sit in Florence"
Alcuni degli studenti del progetto

Eventi nell’Evento

Oltre all’esposizione principale delle opere d’arte contemporanea, la Florence Biennale ha presentato anche quest’announ interessante calendario di eventi collaterali.

 

In onore della stilista Agatha Ruiz de La Prada si è svolta una performance di danza contemporanea del MaggioDanza, la compagnia di danza del teatro del Maggio Musicale Fiorentino ed una delle principali formazioni attive in Italia. Le opere presentate sono state il Selon Desir di Andonis Foniadakis ed un assolo, su coreografie di Francesco Ventriglia, della prima ballerina Sabrina Vitangeli che ha indossato per l’occasione un abito creato appositamente per lei dalla stilista.

 

La compagnia Opus Ballet giovani con la direzione artistica di Rosanna Brocanello ha presentato in “anteprima assoluta” l’opera di danza Adamant, con coreografie di Peter Mika e ispirata alla grande figura di artista intellettuale Nicholas Roerich. La performance è stata una creazione originale realizzata per questo evento. Per l’occasione sono state inoltre presentate alcune coreografie inedite di danza contemporanea della compagnia, che è considerata tra le più significative rivelazioni del panorama europeo.

 

La Florence Biennale ha mostrato grande impegno anche in questa edizione per sostenere progetti di ricerca attraverso l’arte e la cultura. Sono infatti state esposte, in uno spazio appositamente assegnato, le opere che gli artisti hanno scelto di donare all’Associazione FiorGen Onlus, attiva nella ricerca sulla farmacogenomica. Al termine della manifestazione, l’associazione ha ricevuto il ricavato della vendita all’asta di tali opere.

Direttore Artistico: Stefano Francolini

Patrocini

Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Toscana
Provincia di Firenze
Comune di Firenze
United Nations Year of Dialogue Among Civilizations 2001

Giuria Internazionale

Elza Ajzenberg – Coordinatrice del Programma di Estetica e Storia dell’arte dell’Università di São Paulo (BRASILE)
Pang Bang Ben – Consulente del Chinese Oil Painting Artists Institute, Artista (CINA)
R.B. Bhaskaran – Direttore del College of Arts di Chennai, pittore e incisore (INDIA)
Francesco Buranelli – Segretario Generale della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa (ITALIA)
Dominique Edouard Baechler – Prof. di Storia dell’arte e Critico d’arte (FRANCIA)Gregorio Luke – Critico d’arte, Curatore ed esperto in arte latinoamericana (USA)
Bianca Laura Petretto – Curatrice di mostre d’arte contemporanea, Giornalista, Esperta di arte moderna e orientale (ITALIA)
Matty Roca – Storica dell’arte, Presidente del Consiglio Municipale per la Cultura e le arti di Cancun (MESSICO)
Gerfried Stocker – Direttore artistico del Ars Electronica Center di Linz (AUSTRIA)
Rosa Tejada – Già Educatore associato del Metropolitan Museum di New York (USA)
Maurizio Vanni – Museologo, Critico d’arte, Storico dell’arte e Specialista in Art Management, Direttore del Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art (ITALIA)

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