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La Florence Biennale per la lotta delle donne iraniane

30 settembre 2022

La Florence Biennale condanna le azioni repressive del regime iraniano contro le donne e sostiene moralmente le manifestazioni in atto in Iran. Per questo abbiamo deciso di aderire alla petizione lanciata dall’artista Amir Shayesteh Tabar (Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente in occasione della VII Florence Biennale del 2009), che condividiamo attraverso i nostri canali e che speriamo possa ottenere la massima circolazione nella comunità artistica internazionale e tenere alta l’attenzione sul dramma che si sta vivendo entro i confini iraniani. 

In occasione della XIV edizione (14-22 ottobre 2023), la Florence Biennale ha inoltre deciso di dedicare uno spazio espositivo alla "Rivoluzione delle donne", attraverso la selezione di alcune opere di artiste iraniane.

Florence Biennale ha già dimostrato in passato la propria sensibilità verso questi temi e non è nuova a iniziative simili. Fra queste si può ricordare, in occasione della X edizione del 2015, la presenza di Morehshin Allahyari, giovane artista di origine iraniana che è stata ospite d’onore della manifestazione e ha presentato a Firenze il suo lavoro Re Uthal, un esemplare della serie “Material Speculation: ISIS (work in progress)”: grazie alla tecnologia delle stampanti 3D, l’artista ha ricreato in laboratorio le copie di alcune sculture distrutte nel Museo di Mosul a opera dell’ISIS nel marzo 2015. Morehshin Allahyari ha ricevuto il “Premio Speciale” del Presidente della Florence Biennale per l’impegno alla tutela del patrimonio culturale. Artista, attivista, educatrice e curatrice, l’artista si focalizza sulle contraddizioni culturali, sociali e politiche dei nostri giorni utilizzando la tecnologia intesa come potenziale strumento poetico con cui testimoniare le problematiche esistenziali, sia individuali sia collettive, degli esseri umani del XXI secolo.

In occasione della XI edizione del 2017, alcuni artisti siriani partecipanti hanno ricevuto una Menzione Speciale da parte della Giuria, in segno di vicinanza nei confronti del loro popolo e del difficile momento storico che stava vivendo con la guerra civile siriana.

Sempre nel 2017 va poi ricordata l’iniziativa 'Kabul art project in Florence' promossa dalla Corte d’Appello di Firenze in occasione della “Giornata Europea della Giustizia” (25 ottobre 2017) che ha visto il coinvolgimento del Comune di Firenze e della Florence Biennale. Protagonista dell’iniziativa è stata Shamsia Hassani – prima e unica street artist donna che operava nel difficile contesto della città di Kabul, in Afghanistan – che in quell’occasione ha realizzato il suo primo e unico murale in Italia, espressione diretta della necessità di riaffermare i valori di giustizia e uguaglianza.

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